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Attualità martedì 13 ottobre 2015 ore 10:26

Forteto, l'ex pm minorile non sa nulla degli abusi

Via alle audizioni davanti alla commissione d'inchiesta in Consiglio regionale. Bambagioni: "La testimonianza di Andrea Sodi ci ha messo in imbarazzo"



FIRENZE — Un racconto surreale. E' questo il giudizio unanime espresso dalla commissione d'inchiesta che si è costituita in Consiglio regionale per indagare sulle responsabilità politiche che si celano dietro la vicenda degli abusi al Forteto e che ieri ha dato il via a una serie di audizioni, a cominciare a da quella dell'ex magistrato minorile Andrea Sodi.

Sodi ha infatti affermato di non aver letto alcuna sentenza riguardante il Forteto. "Né quella di Strasburgo - ha detto rispondendo ai componenti della commissione - né l'ultima". Eppure Sodi non ha negato di aver avuto rapporti con la comunità guidata da Rodolfo Fiesoli.

"Ho frequentato la cooperativa almeno una volta a settimana - ha detto Sodi -, intrattenendomi spesso a cena". Una frequentazione assidua durata fino al 2012. "Avendo visto la realtà – ha spiegato ai consiglieri – avevo imparato a conoscerli e avevo stima di quello che facevano per i minori".

Sodi ha anche affermato di non aver mai firmato alcun provvedimento di affidamento di minori alla cooperative, e di non aver subito alcuna pressione.

Un'affermazione, quest'ultima, sottoscritta anche dal presidente dell'ordine ordine degli avvocati di Firenze Sergio Paparo, mentre l’ex responsabile dell’Unità funzionale per la Salute Mentale di Infanzia e Adolescenza della Asl 10 per la zona Mugello Marino Marunti ha aggiunto qualche elemento in più.

“Se si vuole capire il meccanismo del Forteto - ha affermato -, occorre partire dalla sentenza di Strasburgo. Persone che hanno determinato la condanna dell’Italia non solo non sono state rimosse, ma in qualche caso hanno ricevuto premi di produttività e hanno fatto carriera”.


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